Viviamo ormai nell’era della digitalizzazione in cui i dati hanno assunto un valore inestimabile per le aziende, ma anche in ambito privato.

Perderli o vederli violati ha delle conseguenze economiche e, in alcuni casi, legali molto gravi. Occorre evitare, quindi, di mettere in atto comportamenti che possano minarne la sicurezza.

Questo è il motivo per cui bisogna conoscere quali sono i metodi per potersi proteggere e rilevare la perdita di informazioni, dati e delle credenziali di accesso ai servizi più utilizzati.

In questo articolo, scopriremo quali sono i suggerimenti più importanti da seguire per evitare che ci si imbatta in data breach, capendo in anticipo quando il proprio sistema è stato violato.

Che cosa si intende per data breach?

Le violazione dei dati, anche conosciuta come data breach o data leak, è un evento che mina la propria sicurezza e quella della propria azienda. Gli hacker, infatti, agiscono con l’intento di rubare le credenziali di accesso ai dati sensibili e riservati, bucando il sistema di sicurezza che li protegge.

In ambito aziendale, vengono colpiti soprattutto informazioni molto confidenziali come, ad esempio, report finanziari, le credenziali per accedere ai conti bancari e i dati che riguardano i propri clienti (posta elettronica, numeri, indirizzi di residenza e così via).

Per ottenere questo risultato, vengono utilizzate delle tecniche avanzate di attacco informatico che consistono, principalmente, nel rubare l’identità, immettere virus e malware all’interno dei sistemi o manomettere l’intera infrastruttura informatica, così da non permettere l’accesso alle risorse del settore IT.

Quali conseguenze comporta una violazione dei dati?

Negli ultimi anni sono migliaia le aziende colpite da data breach, sia nel nostro Paese che in tutto il resto del mondo. Questo tipo di attacco può essere rivolto ad azienda di ogni tipo di dimensione, ma anche a utenti privati.

Quando si viene colpiti da queste minacce si devono seguire alcune pratiche di protezione dei dati immediate, ovvero:

  • arrestare tutti i sistemi che sono stati violati dagli hacker. Questa azione consente di evitare che la minaccia si propaghi in tutti i propri sistemi, compromettendoli. Il passo successivo consiste nell’aggiornamento di tutti gli accessi ai propri account e ai server dell’azienda, soprattutto quelli che contengono le informazioni e i dati più sensibili. Meglio avvalersi di un team di tecnici esperti che riescano a individuare in modo efficace e con celerità la causa che ha portato alla violazione della sicurezza informatica. Le aziende di grandi dimensioni dovrebbero avere nel loro team interno queste figure specializzate, oltre che dei legali che tutelino i loro interessi. È importante, inoltre, non eliminare le prove dell’incidente tecnico, così da poter fornire gli elementi per svolgere le dovute indagini;
  • correggere le vulnerabilità del sistema di rete e non solo. Dopo l’attacco è fondamentale procedere con l’isolamento dei sistemi e delle risorse di rete, cercando ci capire quali sono le aree più esposte alla minaccia e che hanno consentito ai malintenzionati di entrare all’interno dell’infrastruttura informatica. Il passo più importante è il controllo del modo in cui i clienti e i dipendenti condividono i dati, dato che molte volte la causa principale di attacco deriva da un errore umano. Trovata la cause, è necessario effettuare dei test di segmentazione della rete che permettono di trovare le sotto-reti che non garantiscono un’adeguata sicurezza;
  • avvisare le persone interessate della violazione dei dati. Quando si verifica un data breach è indispensabile informare gli interessati dell’incidente informatico. Il primo step consiste nel denunciare l’attacco alle autorità competenti, così da comprendere se sono state violate delle norme a riguardo. Nel caso le forze dell’ordine rilevino una violazione della legge, occorre richiedere quali sono le azioni da mettere in atto per evitare di imbattersi in azioni legali. Successivamente, è consigliabile effettuare una comunicazione ufficiale tramite gli organi di stampa più idonei e i media aziendali, sottolineando quali sono le conseguenze dell’attacco e le persone colpite dall’incidente. Il tutto deve essere esposto con chiarezza e trasparenza, evidenziando quali saranno le misure correttive per rimediare alla violazione subita. Questo permette di ottenere nuovamente la fiducia di chi ha subito un danno.

Cosa fare per accrescere la protezione dalle minacce che riguardano la perdita di dati e di credenziali: le azioni più importanti

Per proteggersi dagli attacchi che minacciano la perdita di dati e delle credenziali non esiste una sola soluzione, ma devono essere messi in pratica alcuni accorgimenti che consentono di ridurre al minimo il rischio.

Bisogna, innanzitutto, accrescere la formazione e la consapevolezza dei dipendenti, affrontando con attenzione questo tema e presentando le tecniche specifiche che consentono di proteggere se stessi e i dati aziendali da possibili minacce.

In questo ambito esistono alcuni metodi più idonei per la protezione dei dati. Uno di questi è la creazione di password sicure e forti. Tramite alcune regole, infatti, è possibile accrescere la sicurezza aziendale spingendo dipendenti e clienti a usare soltanto parole chiave molto complesse e difficili da identificare da parte degli hacker.

Inoltre, queste password devono essere archiviate e condivise con altrettanta attenzione, considerando che spesso le minacce partono da azioni errate proprio in questo contesto.

Un aiuto può arrivare da un buon gestore di password, che consente di conservare i dati di accesso di ogni utente in un sistema di archiviazione crittografato in cui si accede con una sola password principale (che deve essere estremamente sicura e ben studiata).

Tramite l’accesso a questo sistema, sarà più facile fare il login ai servizi e ai sistemi salvati. Inoltre, la sicurezza è garantita anche da un metodo molto sicuro per condividere le password e per aggiornarle, così da eliminare quelle troppo deboli o già compromesse.

Questo strumento supporta anche nella creazione di parole chiave uniche e con un livello di sicurezza elevato. Tramite questi software specifici è possibile anche accedere agli account con maggiore semplicità, con il team aziendale che si occupa di cyber security che può vigilare sulla solidità delle password.

Un altro accorgimento che può proteggere dalle minacce è l’utilizzo di metodi di autenticazione a più fattori, che consiste nel richiedere all’utente, che accede a un account, di dare dimostrazione della propria identità in due modi.

Soltanto così potrà avere l’autorizzazione a entrare nel sistema. In questo modo, anche se un hacker riesce a rubare le credenziali, non potrà rubare i dati in quanto non avrà il possesso del secondo metodo con il quale ci si identifica.

Nonostante in alcuni utenti pensano che l’autenticazione a due fattori sia scomoda, in realtà consente di ottenere un livello di sicurezza molto più elevato ed è molto semplice da usare. Infatti, con le nuove tecnologie che riconoscono il viso o l’impronta digitale dell’utente, tale sistema diventa ancora più intuitivo e rapido.

Infine, le aziende dovrebbero investire maggiormente sulla gestione degli accessi privilegiati, che permettono di controllare chi accede al sistema e quali attività svolgono questi utenti. In più, è possibile anche decidere quali azioni possono essere svolte da chi ha l’accesso con account privilegiato.

Tramite questo tipo di sistema è possibile garantire una maggiore protezione agli utenti verificati, che accederanno in base al loro grado di responsabilità e ai ruoli che posseggono. Il livello di sicurezza, di tali account, deve essere molto elevato, dato che gli hacker prediligono prendere di mira proprio queste credenziali.