Il mondo del web offre straordinarie opportunità ma al tempo stesso può essere estremamente pericoloso soprattutto se non si rispettano alcune regole di sicurezza.

Infatti, negli ultimi anni c’è stato una impennata di casi del cosiddetto fenomeno delle credenziali trafugate. Vediamo di cosa si tratta, quali sono le problematiche connesse e come proteggersi efficacemente.

Credenziali trafugate: che cos’è

Nell’ultimo periodo ci sono stati molti casi di credenziali trafugate, una pratica illegale indicata anche con il termine anglosassone credential stuffing.

Si tratta principalmente di un tentativo di furto dell’account sfruttando alcune leggerezze commesse dagli utenti nel creare la password e nel gestire correttamente il tutto. Il motivo per il quale una persona mette in atto questo genere di furto riguarda l’opportunità di poter rivendere i dati ottenuti sul dark web e ottenendo ingenti somme di denaro.

Il fenomeno delle credenziali trafugate sembra essere, almeno in apparenza molto simile, a quello del data breach ma in realtà ci sono delle differenze sottili ma rilevanti. Innanzitutto, in quest’ultimo caso il malfattore rivende sul dark web anche i nomi utente e la password.

Le password sono appetite anche perché molti utenti commettono l’errore di utilizzare la medesima password per tutti gli account creati sui vari siti. In parole povere, chi acquista le credenziali trafugate, potenzialmente potrebbe avere accesso in tantissime piattaforme e sfruttare gli account di altre persone per diverse esigenze.

Alcune ricerche effettuato nello sconfinato mondo di internet, hanno dimostrato che c’è anche la tendenza nell’utilizzare appositi software che automatizzano l’attacco per rubare le credenziali, sfruttando soprattutto le situazioni in cui l’utente non cambia la password oppure quest’ultima è estremamente debole in termini di numero di caratteri e creatività dell’utente stesso.

Dalla ricerca è emerso che il tasso di successo di questi attacchi si attesta intorno allo 0,1%. Si potrebbe dunque pensare ad una eventualità remota ma se si considera che sul web è possibile portare attacchi per milioni di account contemporaneamente ecco che gli account rubati risultano essere a tre oppure quattro cifre.

Cosa fanno quando hanno avuto accesso ad un account? Potrebbero fare tantissime cose ma principalmente effettuano transazioni non autorizzate, inviano malware ad altri account o peggio ancora impersonano un’altra persona per effettuare un attività illecita facendo così ricadere le colpe su quest’ultima.

L’importanza di creare credenziali solide

Quando c’è un attacco di credential stuffing si utilizza spesso un software che automatizza la procedura il quale sfrutta soprattutto alcune leggerezze commesse dall’essere umano. Infatti, per impedire e prevenire questi attacchi è fondamentale seguire delle vecchie ma sempre efficaci strategie.

In particolare, la cyber sicurezza si basa soprattutto sull’utilizzo di password solide. Questo è valido per i privati e soprattutto per le aziende che dispongono di un sito internet e utilizzano vari account per poter gestire le attività logistiche, interagire con i propri clienti e per qualsiasi altra questione.

Il principale consiglio assolutamente da rispettare riguarda un errore ricorrente ossia l’utilizzo delle stesse credenziali su diversi siti web. I dipendenti di un’azienda oppure chi in generale ha tantissimi account, per evitare di dimenticarsi le credenziali e soprattutto la password, spesso decidono di utilizzare gli stessi codice alfanumerici su più piattaforme.

Potrebbe risultare indubbiamente una bella comodità ma dal punto di vista della sicurezza sul web è un errore clamoroso. Infatti, la prima cosa che fanno una volta scoperte delle credenziali è di inserirle su tanti altri account dello stesso utente in maniera tale da rubare quante più informazioni possibili.

Questo è un rischio enorme che non può essere assolutamente accettato. Altra procedura importante è quella di prevedere l’autenticazione con dei multi fattori. L’utente aumenta così la propria protezione in quanto c’è l’obbligo, per avere accesso ad un account, di inserire una convalida obbligatoria dell’accesso.

Naturalmente per un’azienda implementare questo genere di sistema non è semplicissimo e soprattutto ha dei costi, ma c’è un riscontro importante per quanto riguarda la sicurezza.

Come scegliere la password

Il problema della password riguarda milioni di privati e aziende di vario genere. L’attenzione deve essere posta soprattutto nelle attività lavorative perché sono spesso oggetto di attacchi informatici.

Per migliorare il livello di sicurezza è bene sottoporre i propri dipendenti ad un corso specifico sul tema della sicurezza in maniera tale da abituarli a questo genere di problema.

I corsi vanno effettuati non appena il dipendente viene assunto e poi devono essere proposti periodicamente per aggiornare la situazione rispetto alle nuove tecniche di attacco che vengono studiate costantemente dai pirati informatici. Potrebbe essere molto utile anche creare una Black List di indirizzi IP sospetti.

In pratica, il team di Sicurezza Informatica presenti in azienda dovrebbe costantemente supervisionare gli indirizzi IP e identificare le fonti della minaccia. Creare una Black List con tutti questi indirizzi sospetti riduce il rischio e permette di avere una arma estremamente efficace.

Questi sono indubbiamente accorgimenti importanti che offrono dei risultati immediati ma, tuttavia, occorre anche occuparsi della password in senso stretto ossia scegliere codici alfanumerici difficili da replicare.

Per scrivere una password forte e capace di resistere a diversi attacchi occorre prevedere una lunghezza minima di 12 caratteri. Inoltre, i caratteri devono essere misti ossia è consigliato l’utilizzo di numeri, lettere sia minuscole che maiuscole e caratteri speciali della tastiera come @ e !.

Complessivamente ci sono 95 tipi di caratteri e il consiglio è quello di utilizzarli tutti senza seguire uno schema ma dando sfogo alla propria creatività. Sono da evitare le password in cui sono proposti i numeri in maniera sequenziale oppure vengono inserite parole che fanno riferimento ad aspetti personali come il luogo di nascita, la città dove si vive, il nome della propria compagna e così via.

Meglio alternare i vari caratteri tra di loro senza alcun significato oppure utilizzare un apposito software che permette di generare in maniera casuale la password. Questi accorgimenti sulla composizione la password sono importanti perché non sempre vengono utilizzati dei software per forzare gli accessi e rubare le credenziali ma ci sono anche altre tecniche.

Ad esempio, molti pirati informatici cercano di indovinare la password utilizzando alcune informazioni personali che si conoscono oppure riportando i nomi degli animali domestici. Tra le altre tecniche c’è l’intercettazione della password che erroneamente viene inviata attraverso un messaggio di posta elettronica oppure con canali di interazione come WhatsApp.

Un altro errore piuttosto comune è quello di memorizzare la password su un foglietto scritto a mano oppure salvando un file word direttamente sul proprio personal computer e magari nominandolo Password.

Grazie a tutti questi accorgimenti che e scegliendo password differenti per ogni sito e account creato, sarà possibile rendere molto più complicata la vita a persone intenzionate a rubare dati per ottenere benefici economici anche molto importanti.

Le credenziali trafugate purtroppo sono una nuova forma di criminalità nei confronti delle persone ma con un pizzico di conoscenza del problema e di attenzione, è possibile minimizzare il tutto.