
Cyber security: il ruolo dell ITS
Si sente parlare sempre più spesso del termine cyber security? Ma cosa si intende in realtà? Si tratta si sicurezza informatica e cioè dell’insieme di tutti i mezzi, le procedure e le tecnologie che hanno lo scopo di proteggere i sistemi informatici.
Per adempiere in maniera ottimale a questo compito, il Governo ha stabilito la creazione di 8 punti essenziali e tra questi, un ruolo molto importante è rappresentato dalla creazione di vere figure professionali che possano agire nel campo senza difficoltà alcuna e a tal fine sono fondamentali gli Istituti Tecnici Superiori, ITS, per l’appunto.
Per le aziende private e pubbliche è molto importante la creazione di figure professionali preposte alla sicurezza cibernetica e la formazione dei cervelli anche al di fuori dell’ambito universitario è la soluzione più adeguata.
La preparazione in questo campo deve essere altissima, pertanto, nel novembre scorso si è tenuto un Convegno di esperti che ha stabilito e concordato che gli ITS possiedono un ruolo essenziale in questa materia.
In un era improntata sul digitale, si evince, infatti che la cyber security sia necessaria, al fine di preservare e tutelare tutti i dati sensibili e non, di qualsiasi tipo di azienda, pertanto non ci si può permettere di essere impreparati, in quanto i danni provocati dagli hacker sono sempre dietro l’angolo.
Gli ITS sono scuole di eccellenza che mirano alla formazione di figure professionali di esperti che conseguono il diploma di tecnico superiore, un’opportunità molto rilevante nel panorama formativo, perché fondati sulla connessione tra politiche d’istruzione e quelle industriali, veri punti cardini di ogni settore produttivo.
Qual è l’obbiettivo? Semplice: sostenere tutti gli interventi destinati ad ogni comparto di produzione, con un occhio di riguardo verso l’innovazione tecnologica di tutte le medie e piccole imprese.
In definitiva, la cyber security ha come fine quello di proteggere un sito o un computer da ogni genere di minaccia informatica e nel contempo cerca di ridurre al minimo l’impatto nel caso in cui le difese poste in essere non siano sufficienti.
I consorzi e gli ITS
Per risolvere il problema della cyber security, è necessario che in ogni consorzio preposto ci sia almeno un ITS professionale o tecnico. In ogni ente locale, quali il comune, la provincia, l’area metropolitana o montana, deve essere garantita la presenza di una struttura formativa accreditata dalla Regione per l’alta formazione.
Un esempio? Imprese del settore produttivo riferito all’Istituto tecnico Superiore, un dipartimento universitario, o qualsiasi altro organismo che appartenga alla ricerca scientifica o tecnologica. Considerato il ruolo decisivo degli Istituti Tecnici Superiori, in Italia, in circa 8 anni e più precisamente dal 2013 al 2021 sono stati istituiti circa 115 ITS e i percorsi relativi alle aree di specializzazione sono 713.
Tutti i corsi si sono rilevati efficienti, in quanto, durante il periodo di formazione tutti gli alunni hanno partecipato in maniera attiva, avendo l’opportunità di frequentare uno stage formativo presso un partner.
Da tutto ciò si evince quanto gli Istituti siano una garanzia per la formazione di figure professionali valide e che siano in grado di adempiere perfettamente ai loro compiti. Gli stage aziendali, costituiscono una grande opportunità per tutte le aziende che desiderano valutare i collaboratori futuri per le proprie realtà.
Bisogna sottolineare, inoltre, che nel 2019, in base ad una ricerca nazionale, l’80% degli allievi diplomati presso un ITS, ha trovato un impiego dopo solo un anno dal diploma. Confindustria, CREA, Camere di commercio, CNR e Federmeccanica, figurano tra i principali sostenitori degli ITS. Ma come sono distribuiti gli Istituti Tecnici Superiori nel nostro territorio? Come è possibile immaginare, la maggior parte degli ITS sono ubicati in Lombardia, dove ne sono presenti 20.
Dopo la Lombardia compare la Sicilia con 11, la Calabria e la Campania con 9, il Lazio con 8. In Veneto, Piemonte, Emilia Romagna e Toscana sono presenti 7 ITS, in Liguria e Puglia 6 e in Abruzzo r. Fanalini di coda sono le regioni Friuli Venezia Giulia, Marche e Sardegna con 4, mentre in Basilicata, Umbria e Molise solo una Fondazione. C’è da sottolineare, inoltre, che le regioni Piemonte, Emilia Romagna e Lombardia possiedono una Fondazione ITS atta a coprire tutte le aree tecnologiche.
Al fine dell’innovazione tecnologica e la competitività del nostro Paese sono state individuate se aree strategiche: Area nuove tecnologie della vita, Area efficienza energetica, Area tecnologia innovative per le attività culturali e i beni, Area mobilità sostenibile, Tecnologia della informazione e della comunicazione e Area nuove tecnologie per il Made in Italy.
Gli ITS apportano maggiore potenziale nei settori che riguardano la Tecnologia della comunicazione e della informazione, in quanto, mediante questi Istituti formativi, è possibile fornire percorsi sui metodi e le tecnologie utili allo sviluppo di sistemi software, su architetture e infrastrutture per i sistemi comunicativi, oltre che per cyber security, la gestione dei Big Data, architetture digitali e cloud.
L’importanza delle figure professionali
Gli ITS creano figure professionali molto importanti nell’ambito dello sviluppo tecnologico. Tutte le aziende, grandi, medie o piccole che siano, hanno bisogno di una rete informatica sicura, al fine di preservare il proprio operato e assicurare delle prestazione che siano all’altezza delle aspettative di un mercato in continua crescita.
Il tecnico esperto nell’ambito della sicurezza delle informazioni, ad esempio, opera analizzando e verificando il livello di sicurezza di un’organizzazione, assicurando in questa maniera, la piena conformità a tutte le normative nazionali e internazionali in ambito di sicurezza e privacy. Il Tecnico esperto in sicurezza delle reti e dei servizi informatici, è preposto, invece, a stabilire quali siano gli strumenti e i metodi efficaci per tutelare le infrastrutture aziendali, valutare le peculiarità dell’hardware e del software.
In quale modo? Il tecnico, grazie alla sua formazione, è in grado di attuare contromisure tecniche, tecnologiche e organizzative per garantire l’efficienza delle reti e dei servizi informatici di imprese pubbliche e private. Un’altra figura professionale importante è rappresentata dal Tecnico esperto nella ricerca e nelle analisi di informazioni da fonti aperte, la cui mansione è quella di fornire tutte le informazioni utili nell’ambito della cyber security.
Il tecnico specializzato, sfruttando tutte le fonti pubbliche disponibili, può accedere a tutti i dati specifici e selezionare, analizzare e organizzare gli stessi trasformandoli in servizi utili per prendere tutte le decisioni che necessitano. Innovazione e tecnologia vanno di pari e per rispondere alle esigenze reali di tutti è necessario adeguare i propri sistemi informatici, in modo che chiunque possa usufruirne in totale sicurezza.
L’obbiettivo è quello di formare ogni anno circa 10.000 tecnici esperti in sicurezza in rete, anche per far fronte alla crescente domanda degli enti locali impegnati nella transizione digitale. Si evince, pertanto, che professionalità, esperienza e preparazione adeguata costituiscano degli elementi essenziali per far fronte ad ogni genere di problema e riuscire a risolverlo nel minor tempo possibile.